Ecco oggi, mentre scappavo da solo lontano da Bologna, dallo studio, pur non sentendomi bene che lì, chino a disegnare, in un rifugio, uno spazio esterno così simile a quello interno, sento uscire dall’autoradio l’ennesima dichiarazione costruttiva del direttore artistico del non so cazzo che, che dice che questa pandemia, e relativa clausura, è un modo per immaginare nuove strategie di coinvolgimento del pubblico. Suggerisce il tale individuo per radio, che il pubblico deve essere portato dietro le quinte. Egli parla di un pubblico da serata anche un po’ altolocata. Si tratta dei melomani della lirica, un culto esoterico per iniziati.
Anche quel tizio che ha pubblicato il decalogo pruriginoso per le lezioni online, tale Andrea Marchetto (bisognerebbe scrivergli, davvero, o dedicargli una vignetta), che ti ho declamato l’altro giorno, usa la parola “teatralità”, oltre a abusare di termini presi in prestito dal gergo del fitness, quello lurido, da personal trainer.
Ci suggeriscono, pur essendo ben oltre la fine del secolo, di sfondare la quarta parete, svelare i meccanismo, dare al pubblico il backstage, illuminando (illuministi) i paludosi recessi dell’artista, fino a andare persino nei cessi assieme a sto poveraccio. Invece sono d’accordo con Nick Cave, ottimo predicatore (che proverbialmente poi razzola male mettendosi a nudo di fronte al suo pubblico, per scopi genuinamente alimentari, you cheap c**t), quando in una sua omelia disse che l’artista deve mantenere il mistero, tra lui e il pubblico.
Questo è il secolo giusto per cominciare a ricostituire il culto, ritrovare il rituale, predicare l’iniziazione, e non c’è niente di meglio che una bella epidemia globale, che ci può far correre al riparo nelle nostre catacombe, aggiungendo al culto un ingrediente fondamentale: il segreto.
Questo è il secolo giusto per rifugiarsi nella tana e, silenziosamente, come adepti fedeli a un culto comune, lavorare al riparo da chi per quattro soldi fa di sé un fenomeno da baraccone.
Il resto è preoccupante. Non questo.
Ush Ush! Sweetheart.